Per contrastare il caro bollette, il governo Meloni ha prorogato il decreto Aiuti bis di Draghi: fringe benefits e bonus fino a 600 euro.
Come ben sappiamo stiamo assistendo ad un importante aumento dei prezzi decretato dalla situazione di conflitto tra Russia e Ucraina, nonché dalla pandemia globale e dalla siccità presentatasi dall’inizio del 2022. Il caro bollette ha inflitto pesanti stangate ai portafogli degli italiani, messi a dura prova dall’aumento dei prezzi.
Tutti i settori sono rimasti colpiti dagli aumenti generalizzati: i trasporti, terziario, industria, agricoltura e gli edifici ad uso abitativo. Nonostante il governo abbia emanato il Superbonus del 110%, i prezzi dei consumi sono comunque rimasti elevati.
Le stime Ircaf
Nel 2021, una famiglia italiana spendeva per l’energia poco meno di 1800 euro l’anno. AdesSo, nel 2022, la stessa famiglia riceverà una bolletta di quasi 4000 euro secondo la stima di Ircaf, l’Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Informazione. Ad oggi è fondamentale elaborare una strategia a lungo termine, specie se teniamo conto che nel nostro Paese il 47% dell’energia elettrica che utilizziamo proviene dal metano.
Per aiutare le famiglie e imprese italiane dalla crisi del caro bollette, il governo ha messo a disposizione un bonus del tetto massimo di 600 euro, utilizzabile per il pagamento di luce, gas e utenze idriche. La misura sarà disponibile fino alla fine del 2022.
Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate con un comunicato stampa. Si tratta del decreto Aiuti bis del governo Draghi, la cui soglia è passata da 258,23 euro alle attuali 600 euro. Secondo quanto stabilito nel provvedimento, “Per utenze domestiche si intendono quelle relative a immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio”.
I fringe benefits
Si tratta nella fattispecie dei “fringe benefits”, di cui fanno parte anche “i beni ceduti e i servizi prestati al coniuge del lavoratore o ai familiari indicati nell’articolo 12 del TUIR, nonché i beni e i servizi per i quali venga attribuito il diritto di ottenerli da terzi”.